attività chirurgica
attività chirurgica
Scoliosi idiopatica dell'età evolutiva
Con il termine “idiopatica” intendiamo una patologia di cui non si conoscono le cause anche se unanimamente Specialisti ortopedici, Pediatri , Auxologi , ecc. farebbero risalire questa deformità rachidea ad alterazioni genetiche . In oltre il 90% dei casi i soggetti affetti risultano imparentati con altre scoliosi fino alla terza generazione genealogica. Inoltre dopo la mappatura del genoma umano si è evidenziata la presenza di alterazioni a carico dei loci genici sui cromosomi 3-6-10-12-18 ed X.
Se quindi anche in questa patologia ortopedica la genetica diventa il fattore eziologico principale , potremmo affermare che è un po’ come combattere una battaglia contro i mulini a vento , almeno per il momento ! Infatti se l’input della crescita del rachide è modificato , poco si può fare per contrastarne l’evoluzione se non cercare di arrestarla e correggerla con tecniche non chirurgiche o chirurgiche.
Scoliosi toracica con grave ipocifosi/lordosi toracica.
Esistono vari tipi di Scoliosi ( congenita, poliomielitica, ecc…) ma la scoliosi idiopatica è la più frequente e interessa dal 2 al 10% della popolazione giovanile con un rapporto femmine/maschi di 7-8:1 .
In età scolare sono riferite percentuali più elevate, anche del 30 %, comprensive però degli atteggiamenti scoliotici che non sono assolutamente da considerarsi e trattarsi come la vera Scoliosi.
Classico aspetto di soggetto in età infantile con cifosi, scapole alate e slivellate che potrebbero far pensare a una deformità.
La visita con flessione anteriore del tronco non evidenzia alcuna anomalia o salienza toracica. Atteggiamento scoliotico e non scoliosi vera.
Scoliosi vera iniziale per salienza della gabbia toracica sul lato destro.
L’atteggiamento ( lo stare “storti”…..) non si è mai trasformato in una deformità fissa del rachide ! Quindi a tutte le mamme : lasciate che i bambini assumano le posizioni più strane senza alcun timore.
Come anche dimentichiamo il problema inesistente del peso delle cartelle come fonte di alterazioni rachidee ! Certamente al di sopra di un carico illogico vi possono essere dei problemi ma non certo tali da innescare una scoliosi.
Perché correggere o arrestare l’evoluzione di una Scoliosi ?
Questa deviazione del rachide , a parte rarissimi casi di guarigione spontanea ( senza alcun tipo di trattamento ) in età infantile (0-3 anni ) o giovanile ( 4-10 anni ) , è progressiva.
Risoluzione spontanea di Scoliosi infantile Il peggioramento si manifesta proprio durante l’accrescimento e soprattutto durante lo sviluppo puberale quando la spinta di crescita è massima. L’adolescenza quindi ( 10-15 anni) è il momento su cui concentrare le attenzioni da parte di Pediatri, Medici scolastici e ortopedici. Importanti sono gli screening nelle scuole come i periodici controlli dal Pediatra di fiducia.
Evoluzione drammatica di Scoliosi toraco-lombare non trattata.
Al minimo sospetto clinico indirizzare dallo specialista che deciderà se eseguire controlli radiografici . E in tal senso dall’Ortopedico che si occupa di patologia vertebrale.
Se questa deformità non viene adeguatamente e prontamente diagnosticata può peggiorare e comportare alterazioni morfologiche della cavità toracica con problematiche cardio-respiratorie importanti. Inoltre le scoliosi toraco-lombari e lombari possono peggiorare anche in età adulta ( dai 15/18 anni in avanti ) con la sovrapposizione di fenomeni degenerativi-artrosici sovente molto invalidanti.
Peggioramento in età adulta di scoliosi lombare adolescenziale
La Scoliosi adolescenziale è importante ma altrettanto la Scoliosi dell’adulto – come visto prima - sta divenendo una patologia molto frequente .
Quindi a seconda della comparsa possiamo suddividere la Scoliosi in Infantile, giovanile, adolescenziale e dell’adulto.
Come trattare la Scoliosi idiopatica adolescenziale ?
La prevenzione è fondamentale. Nel senso di diagnosticare sul nascere la deformità e seguirla attentamente.
L’attività fisica gioca un ruolo importante . Non solo nuoto come tanti consigliano ma qualsiasi sport . Fondamentale è che il giovane “faccia fatica” incrementando quindi scambi respiratori , cassa toracica e massa muscolare .
Inoltre il mantenere la colonna elastica è utile per i successivi trattamenti incruenti o cruenti.
Spesso paragoniamo la correzione della scoliosi a quella della piantina che cresce storta nel terreno ! Se non affianchiamo un asta dritta alla piantina non possiamo pensare di indirizzarne nel modo giusto la crescita.
Quando nei controlli clinici e radiografici successivi la curva scoliotica supera i 15/20° è il momento di iniziare il trattamento con corsetti.
Ve ne sono di vari tipi . Tutti hanno la funzione di contenere-correggere la deformità sintanto che la spinta di crescita è in atto. Anche in corsetto il giovane paziente deve svolgere attività fisica.
Corsetto Milwakee e corsetto basso. Due tutori tra i tanti esistenti oggi in commercio
Ma non più di tanto si può chiedere a questo trattameto ricordando ancora una volta difronte a quale spinta accrescitiva anomala ci troviamo.
Se nonostante il corsetto la deformità peggiora allora bisogna ricorrere alla chirurgia.
E questa soluzione sarà proporzionalmente meno invasiva se potremo trattare scoliosi ancora elastiche e di pochi gradi ( 45/50° ) .
Si dovrebbe fare una “chirurgia preventiva” .
Cioè operare , generalmente per via posteriore , con interventi poco cruenti che consentono al paziente di essere messo in carico dopo due giorni e senza alcun corsetto. In tal modo il giovane può riprendere subito l’attività in carico e ginnastica respiratoria.
Dopo 2-3 mesi le attività possono intensificarsi con quelle sportive.
Tutto ciò è possibile quando la deformità viene aggredita in tempo, altrimenti le cose divengono più difficili dovendo correggere curve notevoli (80-100° se non oltre ! ) e rigide. Ecco allora che i rischi , connessi a qualsiasi tipo di intervento , aumentano.
Scoliosi toraco-lombare (43°) con rachialgie corretta per via posteriore con un montaggio non lungo
In seconda giornata in piedi e dopo 5 giorni dimessa. La paziente ha ripreso le sue normali attività dopo due mesi dall’intervento.
Correzione anteriore di Scoliosi Toraco-lombare con montaggio estremamente corto a vantaggio della residua motilità.
Scoliosi toraco-lombare corretta per via anteriore. Ottimo risultato .
Intervento lungo con necessità di intensiva post-operatoria e riabilitazione respiratoria. Ospedalizzazione di almeno 30 giorni.
Scoliosi idiopatica doppia toraco-lombare corretta per via posteriore con ottimo e immediato recupero clinico
La tecnica correttiva è una scelta del Chirurgo a seconda della propria esperienza e dopo averne a lungo discusso con paziente e genitori. Certamente la Chirurgia anteriore è più aggressiva a scapito di un pronto recupero che invece si ha con la tecnica posteriore. Quest’ultima negli ultimi anni si è di molto affinata potendosi eseguire montaggi più corti con risparmio quindi di motilità. Presupposto che era alla base della correzione anteriore. Solo in casi selezionati e in curve non ancora peggiorate si può ancora prospettare la correzione anteriore magari con tecniche meno invasive con l’ausilio per esempio della toracoscopia. In conclusione la Scoliosi idiopatica va attentamente ricercata dal Medico e adeguatamente trattata onde prevenirne il suo inevitabile peggioramento. Di fronte a una Scoliosi è meglio non essere mai ottimisti ! Esistono in Italia parecchi Centri che trattano questa patologia e i Cultori della materia fanno parte tutti del SICV-GIS - Società Italiana di Chirurgia Vertebrale-Gruppo Italiano Scoliosi che rimane l’unico Gruppo italiano riconosciuto internazionalmente destinato allo studio e cura di tutte le deformità e patologie del rachide.